HVS-News 2021/3 – Approfondimenti sul lavoro del comitato

Contributi italiani, HVS-News Archiv

La scorsa primavera, quando cercavano un “giovane omeopata” con conoscenze di lingue straniere da inserire nel comitato, mi sono offerto spontaneamente. Dopo una formazione a distanza di tre anni in omeopatia classica, seguita da una formazione come omeopata presso la SHI di Zug, ora sto facendo pratica in due luoghi e sto anche completando il tutoraggio i di preparazione per la EPS (Esame professionale superiore federale).

Quando mi ero messo a disposizione per il lavoro, non avevo idea quali tempi turbolenti fossero in serbo per l’HVS. Anche se inizialmente sono stato scoraggiato dalle accese discussioni all’evento informativo per l’assemblea generale, l’intervista ha avuto luogo poco tempo dopo, come previsto. Per darmi un’idea del lavoro del comitato e per darmi un po’ di tempo per la decisione finale su una possibile candidatura come membro del comitato, mi è stato suggerito di partecipare attivamente per qualche tempo. Ho partecipato a diverse riunioni, ho potuto contribuire con idee e suggerimenti e assumere piccoli compiti. Sono stato impressionato dall’impegno e dalla motivazione del comitato, che si è notato in ogni momento nonostante la situazione difficile. Mi sono sentito accolto e ascoltato. Molte delle mie idee e dei miei input potrebbero essere incorporati o sono stati implementati nel frattempo. Mi sono fatto un’idea della rete che circonda l’HVS e ho anche imparato molto sui contesti di politica professionale. Questo è stato molto eccitante e mi ha incuriosito.

Nel frattempo, però, la mia situazione professionale e privata è cambiata così tanto che ho dovuto decidere di non candidarmi alla prossima assemblea generale. La decisione è stata estremamente difficile per me perché mi sentivo molto a mio agio nel comitato e mi sarebbe piaciuto essere coinvolto nell’omeopatia al di fuori della mia pratica. Tuttavia, una delle abilità di un terapeuta è quella di riconoscere e rispettare i propri limiti. Per me, questo significa rendermi conto che la mia capacità di tempo e la mia energia non sono sufficienti per un compito aggiuntivo in questo momento, e almeno fino al completamento della ESP.

Spero vivamente che la nostra associazione trovi altri candidati per questo compito che siano disposti e abbiano la possibilità di lavorare per l’omeopatia e per noi omeopati con motivazione, slancio e saggia azione. Sarò felice di rimanere in contatto con il comitato per qualsiasi piccolo compito che possa sorgere, come il lavoro di traduzione, come ulteriore supporto.

Vorrei ringraziare il Comitato per la buona cooperazione, la buona volontà e la comprensione dimostratami negli ultimi mesi.

Rachel Keizer
(Traduzione: Monika Fischer)